Cosa potrà mai accadere a un gruppo di bambini-adolescenti sperduti in un isola deserta. Riusciranno a convivere civilmente e garantire la sopravvivenza nella speranza di essere salvati da una nave.
TITOLO: Il signore delle mosche
AUTORE: William Golding
EDITORE: Mondadori - D'eagostini
PAGINE: 252
PREZZO:
TRAMA
Il suono della conchiglia
Nel mezzo di un'evacuazione un aeroplano britannico si schianta in una remota regione dell'Oceano Pacifico. Ritrovatisi naufraghi su un'isola deserta situata nei pressi, il biondo Ralph in compagnia di un ragazzo occhialuto e sovrappeso (che subito ma a malincuore accetta d'assumere il nomignolo di "Piggy", cioè maialino) trovano una conchiglia marina che, suonata da Ralph come fosse un corno, diventa il primo richiamo in direzione degli altri sopravvissuti. Questo suono fa accorrere un gran numero di ragazzini dispersi, tra cui i gemelli Sam ed Eric, e il gruppo dei coristi, a capo del quale vi è Jack.
Dovuto in gran parte al fatto che Ralph appare capace di riunire i più piccoli e prendersene per quanto può la responsabilità, questi viene rapidamente eletto in qualità di "capo", anche se non riceve i voti dei membri del coro guidati dal fulvo Jack; ed ecco che il riflessivo e saggio Ralph indicherà subito come uno degli obiettivi primari quello che occorre mantenere sempre acceso un fuoco sulla montagna e proteggerlo, il cui segnale di fumo possa avvertire eventuali navi di passaggio della loro presenza sull'isola.
I ragazzi decidono inoltre che chi detiene la conchiglia deve avere il diritto di parola, di esprimere quindi la propria opinione alle adunate in assemblea, ottenendone in cambio il silenzio attento di tutti gli altri.
Fuoco sulla montagna
Jack organizza il suo gruppo composto dai coristi per una prima battuta di caccia, cosicché diviene il responsabile per l'approvvigionamento di carne fresca; addentratisi all'interno si dirigono verso la montagna e, ad un certo punto, decidono di provare a vedere se riescono ad accendere un rogo.
Ai due 'leader' naturali s'aggiunge però poco dopo anche un tranquillo ragazzo dall'aria un po' sognante di nome Simon: mentre, anche se divenuto subito accompagnatore nonché consigliere di Ralph, Piggy viene di fatto relegato al ruolo di emarginato dai ragazzi più grandi e continua fonte di risa e scherno da parte di un po' tutti. Simon intanto, oltre a sovrintendere al progetto di costruzione di alloggi e rifugi, dimostra un istintivo bisogno di proteggere quelli più piccoli e indifesi, prendendosene cura.
Capanne sulla spiaggia
Comincia anche ad aleggiare poi tra i ragazzi la paura riguardante la presenza di una indefinibile "Bestia".
Alcuni fanno riferimento ad un presunto mostro che vivrebbe all'interno, un demone ignoto ancestrale che terrorizza i giovani; ciò si insinua sempre più nell'animo dei ragazzi fino a quando non renderà a tutti la vita sempre più terribile. La cosa in realtà, scopriranno tempo dopo, è causata invece da un evento del tutto reale, ovvero la caduta di un paracadutista sull'isola.
Ognuno dei ragazzi deve quindi iniziare ad adattarsi come meglio può alla nuova situazione venutasi a creare; si cominciano a costruire i rifugi e a raccogliere le prime provviste di cibo e acqua; questa parvenza di ordine però deteriora rapidamente e dopo un po' la maggior parte di loro inizia a non preoccuparsi più molto di queste fondamentali necessità quotidiane e trascorre invece la giornata tranquillamente a giocare e a mangiare frutti appena colti.
Il tempo passa e i ragazzi si abituano sempre più a quel modo di vivere fatto di giochi e divertimento, dimenticando spesso anche di tenere il fuoco acceso.
Facce dipinte e capelli lunghi
Jack, il quale ha iniziato implicitamente una lotta di potere con Ralph, con Roger e i più avventurosi, già abbastanza insofferenti della pacata, seria e tranquilla disciplina imposta con autorevolezza da Ralph, provano ad inoltrarsi verso l'interno; come segno di riconoscimento e distinzione, ma anche per mimetizzarsi nel mezzo del bosco, si dipingono le facce col nero del legno carbonizzato. Sommato ai capelli che già scendono un po' a tutti lunghi sulle spalle, la pittura li fa sembrare degli autentici selvaggi primitivi.
Ad un certo punto i suoi seguaci, lanciandosi in una caccia al cinghiale, abbandonano i posti che erano stati assegnati loro a guardia del focolare. Proprio in quel frangente ecco passare una nave nelle vicinanze dell'isola ma, senza il segnale di fumo, nessuno dell'equipaggio s'accorge dei naufraghi e l'imbarcazione prosegue ignara per la sua destinazione senza essere stata allertata.
Una bestia dal mare
Ben presto la coesione dei due gruppi (uno addetto al fuoco e alle abitazioni e l'altro addetto all'approvvigionamento di selvaggina) perde la sua ragion d'essere ed il ruolo di comandante in capo svolto fino ad allora da Ralph comincia a venir meno: si tralascia quindi la costruzione delle capanne e il tentativo di organizzazione di Ralph viene distrutto. Messa l'autorità di quest'ultimo in discussione, prende sempre più il suo posto al comando Jack col suo gruppo di cacciatori, abbandonatisi ormai alla vita selvaggia e alla superstizione più arcaica.
Fortemente irritato dalla piega che hanno preso gli eventi Ralph considera e medita sulla possibilità di lasciare la sua posizione di comando, ma viene convinto a non farlo da Piggy con il sostegno di Simon. Si fa infine strada nel cuore dei più che, forse, la terribile bestia possa essere un enorme mostro marino che durante la notte nuota verso la riva in cerca di cibo.
Una bestia dal cielo
Mentre Jack inizia a tramare con i suoi contro la leadership di Ralph, i gemelli "Sammeric", loro ora gli addetti al mantenimento del segnale di fumo, intravedono il cadavere di un pilota al buio ancora attaccato al suo paracadute, appeso ai rami d'un grande albero. Scambiando in un primo momento il corpo dell'uomo con la bestia che spaventa i più piccini, corrono a perdifiato ai rifugi che Ralph, con la collaborazione di Simon ha appena finito di far costruire, con l'intento d'avvertire tutti del pericolo.
Quest'avvenimento inaspettato sembra sollevare nuove tensioni tra Jack e Ralph: il cacciatore promette difatti da parte sua di partire immediatamente assieme ai suoi per andare ad uccidere la fantomatica 'Bestia'; anzi, pensa di portare il gruppo dall'altra parte dell'isola, e lì magari innalzarsi un fortino, da cui poter dominare con lo sguardo e controllare tutta la zona circostante.
Ombre e grandi alberi
I cacciatori sono lanciati sulle tracce di un branco di cinghiali selvatici e ne hanno preso uno, ne riescono oramai a seguire la pista con agilità, la direzione è chiara; preso da smania di protagonismo ad un certo punto Jack impone agli altri una prova di coraggio, addentrarsi cioè sempre più verso l'interno là ove si erge una montagna pietrosa - battezzata "Castle Rock" - la quale potrebbe anche esser il vero luogo di residenza, sostiene, della bestia misteriosa.
Ma solamente il suo già fanatico e un po' sadico alleato e sostenitore Roger sembra disposto a seguirlo ad occhi chiusi; Ralph, che non ha potuto sottrarsi dal dimostrare di non avere paura, va avanti per un po' tra le ombre dei grandi alberi assieme agli altri due, fino a che non li convince a desistere.
Un dono per le tenebre
Quest'ultimo fatto, sommato ai precedenti, rafforza ancor più l'intenzione di Jack di scalzare l'avversario dal posto di comando tramite una specie di 'insurrezione generale'; ma avendo ricevuto ancora una volta ben poco sostegno dalla comunità Jack, Roger ed un altro ragazzo abbandonano i rifugi per formare una tribù autonoma separata.
Poco alla volta però riescono ad attrarre a sé nuove reclute sottraendole al gruppo principale, anche grazie ad un affascinante rituale in cui i loro membri, addentando carne di maiale, si dipingono il volto realizzando poi strane danze ed offrendo sacrifici in onore della bestia (o per cercare d'attirarla a sé). La testa di un maiale ucciso precedentemente da Jack, infilzata su un palo e attorniata dagli insetti, diventa il loro totem primario.
Una visione di morte
Simon intanto (probabilmente affetto da epilessia), s'allontana da solo per riflettere fino a quando non incappa nella testa di maiale mozzata lasciata da Jack come offerta alla bestia; il ragazzo, vedendola brulicare di mosche, la immagina immediatamente come "Il Signore delle mosche" (epiteto fenicio del dio Belzebù) ed ha l'allucinazione che stia parlando con lui. Questa 'testa parlante' pare rivelargli allora ch'essi non sarebbero mai riusciti a fermarlo in quanto si trova già all'interno di tutti loro, avendo contagiato gli animi dei ragazzi.
Lungo la via del ritorno anche Simon individua il paracadutista morto scambiato per la bestia, ed è così il primo ed unico membro del gruppo a riconoscere finalmente la 'verità': il presunto mostro non è altro che un semplice cadavere umano il cui corpo privo di vita viene fatto muovere scompostamente dal vento. Il ragazzo spera di trovare il prima possibile Ralph per rivelargli la scoperta appena fatta; mentre febbricitante ritorna barcollando alla spiaggia trova invece la tribù di Jack nel bel mezzo di una festa tribale dei cacciatori.
Intenti a danzar mezzi nudi attorno al focolare circondati dalle tenebre, i ragazzi scambiano lo stesso Simon per la bestia, che viene così assassinato dalle lance scagliate dai compagni che paiono essere stati colti da un delirio frenetico.
La conchiglia e gli occhiali
Jack e la sua banda di selvaggi decidono che devono rubare gli occhiali a Piggy, unico mezzo che possa permettere di avviare un incendio all'interno dell'isola; compiono così un'incursione al campo di Ralph riuscendo ad entrarne in possesso e tornano poi di corsa alla loro dimora a Castle Rock. Ralph, che ormai è stato abbandonato dalla maggior parte dei suoi iniziali sostenitori, si dirige in direzione del 'castello' per confrontarsi faccia faccia con Jack e cercare di recuperar gli occhiali di Piggy, senza i quali il ragazzino non riesce a vedere ad un palmo dal naso.
Il castello
Portando con sé l'ultimo simbolo d'autorità rimastogli, la conchiglia, accompagnato da Piggy e dai gemelli, Ralph arriva all'accampamento della tribù del rivale e chiede a Jack che gli venga immediatamente restituito quello che per il povero Piggy è un oggetto prezioso in quanto senza di essi non riesce a vedere nulla. Ma una parte della tribù li ha già accerchiati prendendoli alle spalle; i gemelli vengono fatti prigionieri mentre Roger, facendo precipitare un masso dal punto in cima al dirupo ove si trova in osservazione, uccide Piggy e manda in frantumi la conchiglia. Ralph riesce a stento a fuggire, mentre Sam ed Eric vengono torturati fino a quando non accettano anch'essi di unirsi alla tribù di Jack.
Il grido dei cacciatori
La mattina seguente Jack ordina ai suoi sottoposti, il branco, di cercare il nemico costituito ora solo da Ralph ma, non trovandolo, decide di dar fuoco all'intera isola per cercare di bloccarlo ed infine ucciderlo. La caccia all'uomo prosegue frenetica con le fiamme che avanzano sempre più e al ragazzo non resta che tuffarsi a capofitto in fuga nella foresta e correre verso la spiaggia, attendendo la morte. Qui però si imbatte fortunatamente in un ufficiale di marina la cui nave militare, essendo stata attratta dal fumo, si era fermata proprio in quel momento davanti all'isola.
Ralph piange disperato per le morti atroci capitate a Simon e Piggy e per la fine dell'innocenza che l'oscurità ha portato a tutti loro. Nel chiedere le prime informazioni sullo stato dei presenti - oramai son sopraggiunti anche gli altri - l'ufficiale chiede: "Non avrete mica ammazzato nessuno, spero". L'uomo però venuto a conoscenza dei due delitti rimarrà dapprima basito, ma poi commosso e imbarazzato dalle lacrime del gruppo, in cui è rimasto indelebile il ricordo della terribile avventura appena vissuta.
Questo era tra i "100 libri da leggere almeno una volta nella vita" e adesso mi spiego il perchè. Si può definire un classico per ragazzi e tratta come tema centrale la convivenza e sopravvivenza che è il perno centrale dell'intero racconto. Spiega in modo narrativo il modo di comportarsi di fronte ad un problema come per loro la sopravvivenza.
Mi ha lasciato un bel ricordo sopratutto mi è piaciuto la parte finale del libro con molti colpi di scena rispetto all'inizio del racconto.
Consiglio a tutto questa lettura, sopratutto a chi vuole ritrovarsi in un isola deserta senza viveri.