Rudyard Kipling (1865-1936), nato in India, a Bombay, da genitori inglesi, fu mandato a studiare in Inghilterra (1871). La lontananza dalla famiglia e dall'ambiente dell'infanzia gli procurò un senso di abbandono e di tristezza presente in molte delle sue opere. Nel 1882 ritornò in India e divenne giornalista; successivamente viaggiò come inviato in Cina, Giappone, America, Africa e Australia. Durante quegli anni scrisse molti racconti e poesie, fra cui Plain tales from the hills (Racconti delle colline, 1888) e Soldiers three (Tre soldati, 1888), che gli diedero la notorietà. Decise così di tornare in Inghilterra compiendo un viaggio in Giappone e negli Stati Uniti, che narrò nel libro From sea to sea (Da mare a mare, 1889). Dopo altri viaggi (Sudafrica, Australia, Nuova Zelanda) si sposò e si trasferì per qualche tempo in America (1892-1896), dove scrisse i suoi capolavori, The jungle book (Il libro della giungla, 1894) e The second jungle book (Il secondo libro della giungla, 1895). Dopo essere stato corrispondente dal Sudafrica nella guerra contro i boeri (1900), si stabilì definitivamente in Inghilterra, dove morì a Burnwash, nel Sussex. Nel 1907 gli fu conferito il premio Nobel per la letteratura.
Opere e tematiche
Polo fondamentale della sua produzione letteraria è l'esperienza del mondo indiano. Troppo spesso considerato come un'opera per ragazzi, Il libro della giungla mette a fuoco il problema del rapporto dell'individuo con la società, dell'uomo "naturale" non ancora civilizzato che si confronta con quello corrotto dalla civiltà. L'India è anche lo scenario di Kim (1901), il romanzo più riuscito dello scrittore, che ripropone i motivi del romanzo precedente ma approfonditi dalla rappresentazione del conflitto tra i valori religiosi delle antiche civiltà asiatiche e quelli del razionalismo europeo. Grande popolarità ottennero anche numerosi libri esplicitamente pensati per i ragazzi, il più noto dei quali fu Captains corageous (Capitani coraggiosi, 1897), storia dell'iniziazione alla vita di un ragazzo a contatto con l'avventurosa e rude vita dei pescatori di merluzzi; Just so stories (Storie proprio così, 1902) e Puck of Pook's hills (Puck delle colline, 1906).
Spesso considerato celebratore della "pax britannica" imposta dai colonizzatori, della razza eletta anglosassone e quindi fautore dell'imperialismo che ha il dovere di civilizzare, anche contro la loro volontà, i popoli inferiori, Kipling, se esaminato attentamente, mostra la coscienza inquieta del moralista: pur consapevole dell'inevitabile fine dell'imperialismo, ne sostiene la necessità per mantenere una disciplina etica. Senza principi morali o regole di comportamento, senza il rispetto della legge comune o di un patto di lealtà nessun gruppo di nessun genere può sopravvivere. L'individuo stesso si realizza quando si inserisce senza riserve in un gruppo e contribuisce a realizzare l'armonia sociale che gli consente di esplicare pienamente le proprie potenzialità. Grande narratore, colorito e conciso, ebbe una straordinaria capacità di rendere scene e personaggi vividi e reali.
La sua produzione poetica (Barrack-room ballads, Ballate della caserma, 1892; The seven seas, I sette mari, 1896), assai popolare fino agli anni Venti, e poi trascurata fino alla rivalutazione fattane da T.S. Eliot, rivela l'abilità nell'uso della ballata, il ritmo vigoroso del verso e la sincerità nell'esprimere il proprio punto di vista, sempre riferita all'orgoglio della stirpe britannica e alla sua missione civilizzatrice e a una concezione virilmente stoica della vita, come viene espressa dalla celeberrima If (Se).
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