Questo è quello che ha fatto il protagonista che per uno stupido litigio promette di vivere tra gli alberi contro tutto e tutti.
TITOLO: Il barone rampante
AUTORE: Italo Calvino
EDITORE: Mondadori
PAGINE: 271 - XLVII
PREZZO: € 7,40
TRAMA
Ambientato in un paesino immaginario della riviera ligure, Ombrosa, rappresenta come tema centrale la visione dell'autore, poco incline a giudizi e opinioni ottuse.
Il romanzo è narrato da Biagio, fratello minore del protagonista, ed è la storia di un giovane barone, Cosimo Piovasco di Rondò, primogenito di una famiglia nobile tristemente in ritardo sui tempi. Il fatto principale è rappresentato da un litigio avvenuto il 15 giugno 1767 nella tenuta di Ombrosa, tra Cosimo adolescente e suo padre, dopo il quale Cosimo (che aveva litigato col padre in quanto si era rifiutato di mangiare una zuppa di lumache) salirà sugli alberi del giardino di casa e prometterà di non scendere mai più.
Dopo il litigio, la vita di Cosimo si svolgerà sempre sugli alberi, prima nel giardino di famiglia e dopo nei boschi del circondario. La vita di Cosimo sarà piena di avventure, a partire dalle amicizie con i ladri di frutta, fino alle giornate trascorse a caccia o immerso nella lettura. Nella vita del barone non mancheranno nemmeno incontri amorosi.
La fama di Cosimo si diffonderà con rapidità. All'inizio diverrà famoso come fenomeno da baraccone e la sua famiglia quasi se ne vergognerà, ma in seguito troverà anche il modo di conquistarsi la stima della comunità di Ombrosa.
Il ritorno di Viola, suo primo amore, farà scattare un sentimento reciproco, sempre esistito, che si concluderà tristemente per una serie di equivoci e incomprensioni. Quello tra i due sarà un amore forte, anche se la relazione sarà piena di litigi furibondi, di fughe e di rifiuti. Anche la sua fine avverrà in modo insolito; di fatti invecchiato e malato, sentendo sopraggiungere la morte si arrampicherà sulla cima di un grande noce e si appenderà ad una mongolfiera di passaggio. Così, senza tradire il suo intento di non rimettere più piede sulla terra, scomparirà nel cielo, senza neppure concedere alla terra la sue spoglie.
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