sabato 11 marzo 2017

Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare

E' sempre bene mantenere le promesse prese senza tornare indietro o non mantenerle.
Questo insegnamento è ben esposto in questo libro adatto a tutti dai più piccoli ai più grandicelli.




TITOLO: Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare
AUTORE: Luis Sepùlveda
EDITORE: Salani Editore
PAGINE: 128
PREZZO COPERTINA: € 10,00

















TRAMA


La storia si svolge nella città di Amburgo e inizia parlando di una gabbiana di nome Kengah, che con il suo stormo, durante il ritorno dalla migrazione, si dirige verso il golfo di Biscaglia, ed è pronta per deporre il suo primo uovo.
Lo stormo si tuffa nel mare per mangiare delle aringhe, ma a un certo punto il capo-stormo impone un decollo di emergenza a causa di un pericolo. Kengah non recepisce l'ordine e si rituffa per prendere altri pesci, finendo per restare invischiata nel motivo del pericolo: una grossa macchia di petrolio, chiamata dai gabbiani “la peste nera". Kengah apre le ali per spiccare il volo ma la onda nera densa è più rapida e la sommerge completamente. La povera gabbiana, senza forze, riesce a raggiungere la città di Amburgo. La gabbiana precipita sul balcone di una casa, quella dove abita Zorba, un grosso gatto nero con una piccola macchia bianca sulla gola. Morente, la gabbiana usa le sue ultime energie per deporre l'uovo e chiede al gatto di farle tre importanti promesse:

  • di non mangiare l'uovo;
  • di averne cura finché non sarebbe nato il piccolo;
  • di insegnare al piccolo a volare.

Zorba promette tutto questo e poi si reca al ristorante italiano per incontrare i suoi amici gatti, Colonnello e Segretario. Spiega loro della gabbiana e delle promesse. I tre amici decidono di andare da Diderot, un gatto intellettuale che possiede un'enciclopedia, per chiedergli come ripulire la gabbiana dalla macchia nera. Trovata la soluzione, cioè usare della benzina (che rubano a un distributore) si recano sul balcone di Zorba, ma trovano Kengah già morta e l'uovo che è riuscita a deporre.
Sull'enciclopedia c'è scritto che le uova vanno covate, e Zorba è in un bel guaio, perché non è mai successo che un gatto covasse/covi/abbia covato un uovo di gabbiano. Una volta nata la gabbianella (battezzata Fortunata in quanto è la condizione in cui si è trovata), Zorba viene preso in giro visto che Fortunata crede che il gatto sia sua madre e lo tratta come tale.

Superando varie difficoltà, tra cui quella dei malvagi topi di fogna che vorrebbero mangiarsi la gabbianella, Zorba riesce, con l'aiuto dei suoi compagni Diderot, Colonnello, Segretario e Sopravento, a diventare un gatto di mare, a far nascere e crescere nella gabbianella il desiderio tanto sperato: volare. Per insegnarle a volare deve chiedere l'aiuto di un umano; in questo modo infrangendo, tuttavia, il tabù che vieta agli animali di comunicare con loro direttamente, e di dare evidente prova d'intelligenza. Zorba però sostiene che basti scegliere bene con quale umano "miagolare": un poeta, il padrone di Bubulina, una gatta bianca della quale tutti i gatti del porto sono innamorati. Il poeta spiega ai gatti come entrare nel campanile di San Michele, e come Fortunata può imparare a volare: saltando dalla cima del campanile.


Non avevo letto nulla di questo scrittore, ma ne avevo sentito parlare molto bene, sopratutto questo libro che è molto famoso. Credo che i suoi libri sono rivolti ad un pubblico strettamente giovane in riferimento ai protagonisti e al modo di scrittura, ma gli argomenti trattati sono affrontati e descritti in modo esemplare. Il lettore più grandicello leggendo le pagine si rapporta al racconto in modo diverso da un lettore giovane, traendo molti piccoli aspetti che altri non riescono a cogliere.

La scrittura è scorrevole e la descrizione della vicenda e dei personaggi sono ben esposte. Il punto morale a cui ruota il racconto è  "mantenere le promesse" che il protagonista Zorba cerca di non tirarsi indietro anche se mantenerle va contro la sua natura felina, ma andando avanti si affeziona sempre più alla piccola gabbianella.

E' una lettura piccola e scorrevole adatta a tutti in qualsiasi periodo perchè fa sempre bene imparare le nozioni basi della fiducia, amicizia e lealtà.

Luis Sepúlveda


Luis Sepulveda nasce il 4 ottobre del 1949 in una camera d'albergo di Ovalle, nel Cile. I suoi genitori si ritrovarono lì perché messi in fuga a seguito di una denuncia (alla cui base c'erano ragioni politiche) emessa dal nonno materno nei confronti del genero. Così egli passa i primi anni della sua vita a Valparaìso, in compagnia del nonno paterno (l'anarchico andaluso - fuggiasco perchè condannato a morte - Gerardo Sepulveda Tapia, meglio conosciuto come Ricardo Blanco), dello zio Pepe (anch'egli anarchico), e di Salgari, Conrad e Melville, che ben presto gli trasmettono l'amore per la scrittura e per l'avventura.
Tra i quindici e i diciassette anni si iscrive alla Gioventù comunista e diviene redattore del quotidiano "Clarìn". A soli vent'anni ottiene il Premio Casa de las Americas con il suo primo libro di racconti, "Crònicas de Pedro Nadie", e a seguire, una borsa di studio per corsi di drammaturgia della durata di cinque anni, presso l'Università Lomonosov di Mosca. Ma resta nella capitale russa solo 4 mesi : per "atteggiamenti contrari alla morale pubblica" (diviene nota la sua relazione con la professoressa di letteratura slava e moglie del decano dell'Istituto ricerche marxiste) viene infatti espulso; ed è così che la sua vita errabonda prende davvero il via.
Ritorna in Cile, ma ha contrasti con il padre, viene allontanato dalla Gioventù comunista e così decide di militare tra le file dell'Ejercito de Liberacion Nacional in Bolivia.
Tornato in Cile consegue il diploma di regista teatrale, allestisce spettacoli, scrive racconti, lavora alla radio, diviene responsabile di una cooperativa agricola, entra a far parte del partito socialista e della guardia personale di Salvador Allende. 
Con il colpo di stato del 1973 e la dittatura del generale Pinochet, Sepulveda viene catturato, interrogato, torturato. Per sette mesi resta chiuso in una cella della caserma di Tucapel, uno stanzino largo cinquanta centimetri, lungo un metro e mezzo, e così basso da non potersi mai alzare in piedi. Per due volte deve intervenire Amnesty International, che gli permette di essere scarcerato, e di commutare la condanna a morte in un esilio della durata di otto anni.
Invece di volare in Svezia, dove gli era stata promessa la cattedra di drammaturgia presso l'Università di Uppsala, Sepulveda scappa in Brasile e poi in Paraguay, quindi a Quito (Ecuador), dove riprende a far teatro e partecipa alla spedizione dell'UNESCO dedicata allo studio dell'impatto della civiltà sugli indios Shuar. Per sette mesi dunque vive in Amazzonia, esperienza che sarà alla base di un capolavoro, "Il vecchio che leggeva romanzi d'amore".
Dopo aver ottenuto la cittadinanza nicaraguese (sono gli anni in cui entra a far parte della Brigata Simon Bolivar) e aver vissuto ad Amburgo, dal 1982 al 1986 lavora con Greenpeace. Dal 1996 vive a Gijon, in Spagna, con la compagna Carmen, i figli, e il cane Zarko.
Dal punto di vista letterario Sepulveda ha la capacità di essere lirico, essenziale e toccante; ma nei suoi scritti vi è anche fortezza, audacia, senso critico e coraggio: crede nella parola, non ha paura di usarla, sia che si tratti di temi soffusi, poetici e intensi, sia che si tratti di denuncia, di rabbia, di speranza e di ardore.
Nelle sue parole c'è l'amore per la Natura (Il vecchio che leggeva romanzi d'amore), la rabbia per l'Ingiustizia (Il potere dei sogni e Cronache dal Cono Sud), la passione per l'Avventura (Patagonia Express), la Dolcezza (Storia di una gabbanella e del gatto che le insegnò a volare), (Storia di una lumaca che imparò l'importanza della lentezza). Sa essere intenso ed ironico, scurrile e lirico.
"Storia di una gabbanella e del gatto che le insegnò a volare" è stato trasposto in un film animato nel 1998 da Enzo D'Alò, ma ritroviamo il suo nome anche tra i titoli di coda di "Nowhere" (interpretato da Harvey Keitel) e di "Corazonverde", documentario di cui lo stesso Sepulveda è regista, insieme a Diego Meza.

L'Archimista

Chi non sogna viaggiare in cerca di un tesoro nascosto? Tutti noi credo, ma se ha cercare il tesoro sia un pastore affezionato alle sue pecore cosa ne pensate???



TITOLO: L'Archimista
AUTORE: Paulo Coelho
EDITORE: Bonpiani
PAGINE: 186
PREZZO COPERTINA: € 16,00





L'alchimista è un libro di Paulo Coelho la cui prima edizione risale al 1988. Pubblicato in Brasile, è stato successivamente tradotto in 56 lingue, tra cui l'italiano, e ha venduto oltre 100 milioni di copie in più di 150 nazioni.


















TRAMA

Il romanzo L'alchimista racconta la vicenda del giovane pastore Santiago, sfruttando due temi sempreverdi della letteratura mondiale: il viaggio e il sogno. La fabula si snoda in un arco temporale di due anni : 
Santiago è un giovane ragazzo vissuto dalla nascita in Andalusia, ha abbandonato gli studi per diventare prete perchè il suo sogno era viaggiare e l'unico modo era lavorare come pastore. Viaggiava con le sue affezionate pecore e il cui unico viaggio è quello per arrivare al mercato in città per vendere la lana delle sue pecore. Ma una notte, il ragazzo si addormenta nei pressi di una chiesa diroccata sotto un sicomero e sogna un bambino che gli rivela che, ai piedi delle Piramidi d’Egitto, è nascosto un tesoro molto prezioso.
Decide di andare da una zingara per farsi interpretare il suo sogno, ma lei non era molto capace anche se incitò il ragazzo a cercare il tesoro e consegnargli un decimo del bottino.
L’incontro con Melchisedek, re di Salem, lo convincerà definitivamente ad intraprendere il viaggio; il vecchio, infatti, sorprendentemente conosce ogni dettaglio della sua storia, anche se Santiago non l’ha mai visto prima.
Il vecchio incita il ragazzo a vendere le sue pecore e ad intraprendere il viaggio e gli fa anche dono di Urim e Tummim (due pietre che indicano il cammino da compiere, poiché una indica il no e l'altra il ), oltre a dispensargli una serie di utili consigli.
La prima tappa di Santiago è Tangeri, la città-ponte verso l'Africa. Il giovane, molto ottimista e un po' ingenuo, viene immediatamente derubato in un bar da un suo coetaneo, che voleva condurlo in Egitto, di tutto il denaro che possiede ed è costretto a rimboccarsi subito le maniche per riguadagnarsi quanto perduto. La notte dorme nel mercato.
L'indomani entra nella bottega di un Mercante di cristalli malinconico e sull'orlo del fallimento; nel volger di un anno, grazie al suo spirito d'iniziativa e anche ad una strana magia che lo accompagna in ogni dove, riesce a far diventare l'emporio uno dei più prosperi della città e a riprendere il suo cammino, forte di un bel gruzzolo e di un'esperienza nuova.
"Il giovane Santiago imparerà, o meglio, riconoscerà quel linguaggio simbolico e universale che gli permetterà di penetrare l'Anima del Mondo, ovvero l'unico in grado di cogliere e interpretare tutti quei “segnali” che l'universo invia a tutti coloro che desiderano con tutto il cuore realizzare la propria Leggenda Personale." 
Si unisce, quindi, ad una carovana diretta nel deserto, dove incontra un uomo di nazionalità inglese che, dopo aver passato la sua vita a studiare l'alchimia, ha intrapreso a sua volta un viaggio per incontrare un saggio Alchimista nell'oasi di El-Faiyûm. In realtà, da quanto poi emergerà dal romanzo, l'Alchimista non sta aspettando che Santiago, per dispensargli aiuto e consigli utili ad arrivare al suo tesoro. A El-Faiyûm, Santiago sconfigge dei beduini (che, impegnati in una lotta tra clan, attaccano l'oasi - zona tipicamente franca) e incontra una ragazza araba, Fatima, di cui s'innamora - corrisposto-. 
Il suo percorso verso le Piramidi, però, deve proseguire; lasciata la ragazza con la promessa di ritornare al più presto, va in cerca del tesoro, scortato per un pezzo dall'Alchimista. Arrivano in un accampamento di soldati l'Archimista consegna a loro tutto il denaro di Santiago e dice  di risparmiare la loro vita convincendoli che il ragazzo riusciva a trasformarsi in vento. Santiago era un pò perplesso ma con pazienza riusci a parlare con il deserto, il vento, il sole e la Mano che a creato tutto riuscendo a trasformarsi in vento. Il comandante sorpreso consegno a loro del denaro per proseguire il viaggio. Dopo entrarono in un monastero dove l'Archimista fece vedere al ragazzo come trasformare il piombo in oro tramite una scheggia della Pietra Filosofale avvolta nella cera che aveva con se. Quell'oro lo divise in quattro parti uno lo dette al monaco del monastero, l'altro a Santiago, uno se lo tenne l'Archimista e l'ultimo lo diede al monaco per darlo a Santiago dopo il suo ritorno dalle Piramidi, e si separarono.
Arrivato alle piramidi, il suo cuore gli suggerisce dove si trova il tesoro indicando il punto in cui le sue lacrime cadranno della sabbia. Santiago salendo un'alta duna vide le Piramidi e lì si emozionò ripensando al percorso fatto e iniziò a piangere. Le lacrime caddero nella sabbia vicino a uno scarabeo (che in quei luoghi si dice che porta fortuna) e inizio a scavare in profondità, troverà un gruppo di predoni che lo deruberanno nuovamente. Prima di andarsene il capo dei predoni gli rivela che anche lui aveva fatto un sogno due anni prima, non dandoci importanza, ma questo sogno rivela a Santiago la via per il tesoro. 
Racconta di aver sognato che avrebbe fatto un lungo viaggio fino nell'Andalusia e in una chiesa abbandonata con il tetto crollato  ai piedi di un enorme sicomoro avrebbe trovato un tesoro. Il ragazzo si alzò felice perchè aveva trovato il suo tesoro.
Ritorna nell'Andalusia nella chiesetta dove aveva fatto il sogno e iniziò a scavare sotto il sicomoro e trovò un baule pieno di monete d'oro spagnole e pietre preziose, pensò la promessa fatta alla zingara per la sua ricompensa e infine ritorna dalla sua amata Fatima.



Questo libro può definirsi una favola morale!!!!!!
Non avevo letto niente di questo autore, ma devo confessare che mi ha trattenuto tra le sue pagine intento ha conoscere l'esito della vicenda. 
Molti potrebbero dire che non sia un libro per adulti, ma io lo consiglio per tutte le generazione perchè l'autore immergendoci in una vera e propria favola ci ha trasmesso molti insegnamenti e riflessioni morali, che credo che si possa racchiudere con questa frase:

"Ascolta il tuo cuore. Esso conosce tutte le cose, perchè è originato dall'Anima del Mondo, e un giorno vi farà ritorno."


La lettura è stata scorrevole e la descrizione dei paesaggi e dei protagonisti hanno reso questo libro interessante. Noi tutti abbiamo un sogno nella vita che vogliamo realizzare c'è chi lo accantona in un cassetto rimpiangendolo per sempre, e c'è chi abbandona tutto per inseguirlo anche dopo molti ostacoli perchè la forza del desiderio è invincibile.
Chiunque riesca a finire di leggere questo libro rimane avvolto da un aura di magia e serenità come è accaduto a me.  

Paulo Coelho



Nato a Rio de Janeiro il 24 agosto 1947, lo scrittore di fama mondiale Paulo Coelho dimostra fin da ragazzo, una sorta di avversione per le regole e, al tempo stesso, un bisogno quasi ossessivo di affermare la propria creatività.
Il padre Pedro è ingegnere, la madre Lygia, devota e religiosa: la famiglia appartiene al ceto borghese. Paulo vive in un appartamento nell'incantevole quartiere di Botafogo, e frequenta la scuola gesuita Santo Ignacio. Qui scopre la sua vera vocazione letteraria: vuole diventare uno scrittore. Vince il suo primo premio in un concorso scolastico di poesia. Ben presto si denota una chiara vocazione da artista in netto contrasto con il futuro da brillante avvocato deciso per lui dal padre. All'età di 17 anni, il padre, d'accordo con un amico medico, fa rinchiudere Paulo in manicomio. Ma questa soluzione per quanto drastica non distoglie il ribelle Paulo dai suoi obiettivi. Paulo entra poi in contatto con un gruppo di teatro e comincia a lavorare come giornalista. Il teatro rappresentava un'attivitá immorale per la borghesia dell'epoca. I genitori, nuovamente scossi, lo portano in ospedale per la terza volta.
Coelho attraverserà tutte le esperienze della sua generazione e tutte in modo estremo. "Sarà estremamente politicizzato, marxista e guerrigliero. Estremamente hippy, fino a provare tutte le droghe. Estremamente spirituale, tanto da frequentare una setta dove la magia bianca si confonde con la nera. E sperimenta anche tutte le arti: fa teatro, fonda una rivista alternativa, scrive canzoni" (L'Espresso).
Nel 1971 Paulo Coelho incontra Raul Seixas, cantante e compositore; diventano grandi amici e Raul invita Paulo a scrivere i testi per le sue canzoni. Il primo album esce nel 1973 con il titolo "Khig-Há-Bangalo". Il secondo album esce nel 1974 ed è un successo capace di vendere oltre 600.000; per Paulo è la prima vera esperienza di guadagno. Nel 1976 Coelho compone più di sessanta canzoni con Raul Seixas contribuendo alla svolta del panorama rock brasiliano.
I due inoltre hanno fatto parte della "Società Alternativa", un'organizzazione che si opponeva all'ideologia capitalista, difendeva il diritto del singolo individuo a fare ciò che voleva, e praticava la magia nera.
In questo periodo Paulo e Raul pubblicano il "manifesto de Khig-há", in nome della libertà. La dittatura militare attivissima in quel periodo, li reputa sovversivi, e vengono arrestati e imprigionati. Raul esce presto, mentre Paulo rimane in cella più a lungo perchè considerato pericoloso "capo" di quella operazione editoriale. Due giorni dopo la sua scarcerazione Paulo viene fermato mentre cammina per strada e portato a un centro militare di tortura dove è trattenuto per vari giorni. La vicenda lo segnerà profondamente.
Dopo queste travagliate esperienze, tenta un percorso più tranquillo. Lavora alla casa discografica Polygram e nel 1977 si trasferisce a Londra. L'anno seguente ritorna in Brasile dove lavora per un'altra casa discografica, la CBS. Dopo soli tre mesi abbandona il lavoro.
Nel 1979 incontra Christina Oiticica, il grande amore della sua vita, che sposerà il 2 luglio 1980.
Paulo e Chris viaggiano in vari paesi europei, dove le esperienze raccolte costituiranno linfa per la produzione letteraria dello scrittore brasiliano.
Inizia a scrivere e i suoi testi, che parlano di forza individuale, riscuotono subito un grande successo. In breve tempo Paulo Coelho diventa così ricco da comprarsi ben cinque appartamenti. Lui stesso avrà modo di affermare di avere denaro a sufficienza per vivere tre reincarnazioni. Il suo esordio avviene nel 1986 con il libro "Diario di un mago", seguito un anno dopo, da "L'Alchimista". Quest'ultimo titolo vende 11 milioni di copie e viene tradotto in 44 lingue. In Francia "L'Alchimista" rimane in testa alle classifiche per trentatre settimane consecutive. Altri suoi successi sono "Il cammino di Santiago" (2001), "Monte Cinque" (1996), "Il manuale del guerriero della luce" (1997), "Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto" (1994), "Veronika decide di morire" (1999, vincitore del Premio Bancarella 2000), "Il diavolo e la Signorina Prym" (2000), "Undici minuti" (2003), "Lo Zahir" (2005).
In totale Coelho ha venduto oltre 31 milioni di libri pubblicati in 150 Paesi, dal Giappone, all'Iran, alla Lituania, e tradotti in 56 lingue.
Per i contenuti dei suoi libri, che sono stati definiti "stelle per chi cerca la luce nel proprio cuore o nell'infinito mistero dell'universo", il governo francese gli ha conferito nel 2000 la prestigiosa onoreficenza della Legione d'Onore.
Paulo Coelho è un eterno pellegrino, geniale nell'arte di trasmettere le sue esperienze utilizzando un linguaggio universale, semplice e immediato, capace di raggiungere il cuore di milioni di lettori.
La filosofia e i temi trattati nei suoi libri sono diventati un punto di riferimento per le persone in cerca della propria strada e di nuovi modi per comprendere il mondo.
I critici apprezzano particolarmente questo suo stile poetico, realistico e filosofico così come quel suo "linguaggio simbolico che non parla alla nostra testa ma al nostro cuore". I suoi racconti hanno il potere di ispirare i popoli. L'autore è diventato nel tempo una vero mito della letteratura mondiale.
Paulo Coelho è anche autore televisivo e giornalista; è autore di una rubrica domenicale su "O Globo", uno tra i quotidiani a maggior tiratura in Brasile. La rubrica si basa su storie che giungono da tutto il mondo e da culture diverse ed esprime i tratti fondamentali della filosofia di Coelho. È pubblicata anche in Messico, Argentina, Cile, Bolivia e Polonia.
Papa Giovanni Paolo II lo ha ricevuto in udienza nella città del Vaticano nel 1998. Coelho è stato il primo scrittore non musulmano a visitare l'Iran dopo la rivoluzione Islamica del 1979.
E' membro dell'Accademia Brasiliana delle Lettere, membro dell'istituto Shimon Perez per la pace, consigliere speciale dell'Unesco per i dialoghi interculturali e convergenze spirituali, membro della direzione della Schwab foundation for social Entrepreneuship.
I suoi ultimi libri si intitolano "La strega di Portobello" (2007), "Brida" (2008), "Il vincitore è solo" (2009), "Le Valchirie" (2010).

mercoledì 8 marzo 2017

Un salto in BIBLIOTECA - Marzo 2017




Siccome il mese di Marzo dovrebbe essere per me un mese molto impegnato ho preferito prendere un solo xvlibro perché credo di non riuscire a leggere molto. Ma se riuscissi ad avere più tempo leggere un libro in ebook. La scelta del libro che ho preso è stata data dal motivo di voler leggere un racconto più leggero e non molto impegnativo.

Ecco il libro scelto:





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A fine mese rieccomi in biblioteca!!!!!!!
Ero intenzionato a prendere un libro di Baricco oppure di Paulo Coelho, ma sono uscito in in mano un libro di Stefano Benni che avevo sentito parlare molto bene da un Booktuber. Si tratta di "Cari mostri" una raccolta di racconti dove il tema centrale è la PAURA. Ho pensato che in questo periodo ho proprio bisogno di qualche brivido.