domenica 20 marzo 2016

Fëdor Michajlovič Dostoevskij



Fëdor Michajlovic Dostoevskij nato a Mosca nel 1821, rimase presto orfano di madre; il padre, un medico militare, morì in seguito, alcolizzato. Studiò ingegneria all'Istituto militare di San Pietroburgo. Dopo un periodo a Mosca (1843) come impiegato statale, si dimise per dedicarsi alla letteratura. 


Nel 1846 uscirono i fortunati racconti di Povera gente e il romanzo Il sosia.


Nel 1849 fu arrestato dalla polizia e, dopo otto mesi di carcere, condannato a morte (22 dicembre 1849); fu quindi condotto, insieme ad altri diciannove compagni, sul luogo dell'esecuzione; poco prima che i gendarmi facessero fuoco, gli fu annunziata la commutazione della pena in quattro anni di lavori forzati in Siberia. Durante la prigionia si ammalò di epilessia. Scontata la pena, si arruolò come soldato. Nel 1857 sposò una vedova, ma se ne separò presto.
Nel 1866 si risposò con la giovane stenografa Anna Snitkina; poco dopo i due coniugi dovettero fuggire dalla Russia per debiti. Rimasero all'estero per alcuni anni (1867-71), passando dalla Germania alla Svizzera, a Firenze. La morte di una figlioletta, vissuta pochi giorni appena, suscitò nello scrittore un doloroso immenso. L'idiota (1868-69) fu accolto freddamente, ma I demoni(1873) ottenne grande successo. Dostoevskij e la moglie poterono così rientrare a San Pietroburgo. Pressato dai creditori e dagli impegni con gli editori, scrisse e pubblicò altri due grandi romanzi,L'adolescente (1875) e I fratelli Karamazov (1879-80). 
Dal 1873 e con vari intervalli Dostoevskij compilò il Diario di uno scrittore, originale dialogo giornalistico con i lettori sui temi più scottanti del momento.
Nel 1859 poté rientrare a San Pietroburgo, dove si tuffò nell'attività letteraria: con il fratello Michail e altri fondò la rivista Vremja (Il tempo); quindi pubblicò alcuni scritti umoristici e nel 1861 le Memorie da una casa dei morti, sulla vita di deportato in Siberia. Il libro colpì lo zar Alessandro II e gli procurò nuova fama, rinsaldata da altri romanzi: Umiliati e offesi (1861),Ricordi dal sottosuolo (1864), Delitto e castigo (1866).
Tra i tanti libri ho letto:




La sua fama era al culmine: nel giugno 1880 tenne la commemorazione pubblica, a Mosca, del centenario di Puskin. Morì il 28 gennaio 1881, onorato con funerali solenni. 
Tra i tanti libri che ha scritti ho letto:

Permeato, come molti altri intellettuali, da idee socialiste e utopiste, Dostoevskij aderì a un gruppo di giovani liberali. 

Tra i tanti libri ho letto:


Le notti bianche




Le notti bianche

I classici per molti possono essere noiosi, ma sono indispensabili da leggere sopratutto per conoscere l'evoluzione che la letteratura ha avuto nei vari anni.

Uno dei pionieri della "letteratura classica russa" è Fëdor Dostoevskij, che ci ha lasciato delle vere e proprie PERLE DI LETTURA a cui molti degli attuali scrittori hanno preso in considerazione e spunto per i loro libri.


TITOLO: Le notti bianche
AUTORE:  Fëdor Dostoevskij
EDITORE: Buc
PAGINE: 135
PREZZO COPERTINA: € 4,99






Il libro "Le notti bianche" è scritto da Fëdor Dostoevskij e pubblicato nel 1848.  L'opera prende il nome dal periodo dell'anno noto col nome di notti bianche, in cui nella Russia del nord, inclusa la zona di San Pietroburgo, il sole tramonta dopo le 22.
Le notti bianche è un romanzo sentimentale in cui appaiono molti dei temi fondamentali dell'opera di Dostoevskij.


TRAMA

Un sognatore, isolato dalla realtà e da qualsiasi rapporto di amicizia, durante una sua passeggiata notturna incontra, sul lungofiume, una ragazza che risveglia in lui il sentimento dell'amore. 
Lei si chiama Nasten'ka, è una diciassettenne e viene subito colpita dal carattere timido e impacciato di lui, tanto che si incontrano di nuovo la notte dopo. 
Il romanzo si svolge in quattro notti, durante le quali i due si aprono l'uno all'altra, il protagonista rivela tutto il suo distacco dalla realtà, e il suo mondo di fantasie, tetro e illusorio, mentre lei si sfoga sulla sua vita privata, ovvero racconta che vive sotto il controllo di una vecchia nonna cieca che arriva persino ad appuntare il proprio vestito a quello della ragazza con uno spillo, e che sta aspettando, da un anno ormai, il suo amore perduto, un inquilino della nonna che, dopo la sua rivelazione d'amore, le aveva chiesto un anno di attesa, data la povertà di lui, senza però prometterle nulla. 
Passato l'anno, Nasten'ka invia una lettera al coinquilino e fissa un incontro per la notte, che non avverrà. Quindi, decide di dimenticarlo, seppur con scarsi risultati, e anche in lei pare esser nato lo stesso sentimento che prova il sognatore. Tutto finisce quando l'uomo, che non l'aveva dimenticata, giunge all'appuntamento la quarta notte ricomparendo nella vita della ragazza. Allora il protagonista capisce che è tutto inutile e riscivola nella sua tana, nella solitudine dei sogni.


Ho avuto il desiderio di leggere questo libro da quando nella puntata di "Amici" del 9 Maggio 2015, con ospite Roberto Saviano i 1300 ragazzi in studio spacchettarono un pacchetto argentato con il libro "Le notti bianche" e Saviano iniziò a parlarne e a notare la differenza di pensiero nell'ambito sentimentale e nell'approccio verso le persone con la nostra generazione sempre più social e tecnologica.
Bello ed emozionante questo sconvolgimento emotivo dello scrittore e molto contrastante. Una battaglia interiore che giustifica le proprie emozioni e le proprie parole intorno alla figura del sognatore , un essere che si attacca alla sua tana come una tartaruga e che poi quando la lascia per poco sta male, non riesce ad avere approcci stretti con la società. Contrastanti sono I sentimenti, sia di Nasten'ka che dell'autore. Anche l'amore e' come un sogno che si imprime nella memoria e che dopo il risveglio si ricorda a lungo. E difatti il tutto non e' stato altro che un momento di beatitudine, anche se Nasten'ka ha fatto la furbetta.
Mi è piaciuto davvero molto, e in fondo è facile ritrovarsi nei panni del protagonista. Anch'io mi reputo un sognatore, che spesso si lascia andare a fantasticherie di ogni tipo, specialmente la notte - attimi in cui il mondo sembra addormentarsi ed è facile entrare nel mondo dell'irreale, dei sogni, delle illusioni - ma poi al mattino tutto sfuma, e non riesco sempre a vivere la realtà. Anch'io tendo a perdermi nei mondi creati dai libri che leggo, per estraniarmi da una realtà che spesso non accetto. Mi lascio andare alla solitudine che ho, o meglio mi hanno costretto a creare, e spesso non sono capace di vivere.

Non ho messo il massimo perché ammetto che a volte i dialoghi mi hanno leggermente annoiato. O meglio, il modo in cui sono stati scritti. Non vorrei essere frainteso, lo stile è particolare, delicato, però effettivamente mi trovo a concordare con Nasten'ka quando lui parla per la prima volta. Sembra parlare attraverso i libri letti, e non con la sua vera anima.


E' un libro da leggere e rileggere. Ve lo consiglio davvero!


E ora alcune frasi!


Sono un sognatore; ho una vita reale talmente limitata che mi capitano momenti come questo, come adesso, tanto di rado che non posso non ripercorrere questi momenti nei miei sogni.


Un sognatore ... non è una persona, ma, sapete, un essere di genere neutro. Si stabilisce il più delle volte in qualche angolo inaccessibile, come se ci si nascondesse perfino dalla luce del giorno, e quando poi si rifugia a casa, allroa si radica al suo angolo come una lumaca, o, almeno è molto simile in questo atteggiamento a quell'interessante animale che è animae e casa insieme, che si chiama tartaruga.


Che sia chiaro il tuo cielo, che sia luminoso e sereno il tuo caro sorriso, che tu sia benedetta per l'attimo di beatitudine e di felicità che hai dato ad un altrui cuore solo, riconoscente!


Ce ne sono sicuramente altre, meravigliose, ma vi invito a leggerlo e scovarle.

Annette Huber; Doris Jäckle; Sabine Streufert


Annette Huber -  nata nel 1968, è scrittrice indipendente, redattrice e appassionata di giardinaggio. Vive ad Amburgo, con un vecchio orso e una piccola tigre.


Doris Jäckle -  nata nel 1952 a Heidelberg, ha trascorso l'infanzia e l'adolescenza nel Palatinato. Da infermiera qualificata, ha vissuto e lavorato nel corso degli anni in diverse città della Germania. Oggi è scrittrice indipendente è vive in una piccola località della Foresta Nera. Ha pubblicato per analogie, riviste e emittenti radiofoniche.



Sabine Streufert - nata nel 1965, vive e lavora in un piccolo villaggio nello Schleswig-Holstein. E' sposata ed è due volte mamma. Apprezzata creatrice pubblicitaria e segretaria d'azienda, dalla nascita dei suoi due figli è scrittrice indipendente di libri per bambini e brevi racconti e vanta numerose pubblicazioni per vari editori.



Insieme hanno partecipato alla pubblicazione di una raccolta di storie rivolta a un pubblico per l'infanzia:

I racconti del mago Sabbiolino

I racconti del mago Sabbiolino

Come è bello coricarsi sotto le coperte e addormentarsi con la dolce voce della mamma che ci legge un bel racconto. "Per me sono passati quei bei tempi", ma questo rituale serale non è passato mai di moda, soprattutto è un modo che usano gli adulti per convincere i figli ad andare a letto.
Quindi cari genitori munitevi di molti libri di favole, fiabe e racconti vari, sempre pronti a portata di mano sui comodini!!!!


TITOLO: I racconti del mago Sabbiolino
AUTORE: Annette Huber; Doris Jäckle; Sabine Streufert.
EDITORE: Schwager & Steinlein Verlag
PAGINE: 126
PREZZO COPERTINA: Booo!!!


















Il libro "I racconti del mago Sabbiolino" sono una raccolta di favole, fiabe e racconti vari scritti da Annette Huber, Doris Jäckle, Sabine Streufert, con le bellissime illustrazioni di Peter Friedl che rendono il libro molto adatto ai più piccini.


TRAMA


Di sera, prima di spegnere la luce, arriva il mago Sabbiolino... e legge un racconto ai bambini. Sono 13 bellissimi racconti illustrati della buona notte che fanno riposare bambini e bambine da 4 anni in su e li accompagnano in una notte piena di sogni e fantasia. I racconti sono molto diversi tra di loro:



"Il piccolo passerotto vuole imparare a cantare" - un coraggioso passerotto che da voler cantare e essere accettato da tutti gli uccelli migratori che lo deridevano, diventa per loro un bravissimo racconta storie. 





"Meloberto e Spino" - due compagni di classe molto diversi fisicamente che per riuscire a giocare insieme sulle giostre del parco finiscono cambiare alimentazione e modo di mangiare.










"I bambini con gli stivali di gomma" - una bambina trasferita con la famiglia in un nuovo paese si trova a disagio ad andare al nuovo asilo, ma rimane in classe soprattutto perchè era incuriosita che tutti i suoi compagni indossassero dei stivali di gomma.








"Un fantasma fa teatro" - i burattini di un teatro non trovano uno dei protagonisti "il fantasma" proprio mentre in sala una folla di bambini attende l'inizio dello spettacolo.










"Il castello delle pecore" - un pastore si rivolge a un architetto per costruire una casa grande abbastanza per proteggere dal periodo invernale le sue amate pecore, la sua costruzione non è stata molto semplice.








"La strega Pannacotta" - una golosona strega assaggia una buonissima pannacotta è fa di  tutto per cucinarla e mangiare un'altra fetta.







"La gara delle erbe aromatica"- per decidere che tra le piante aromatiche crescesse di più parte una gara che mette a soqquadro tutta casa.










"Nebbiolina" - una bambina affascinata dai racconti della sera del nonno si immedesima un una avventura con dei nani.











"Dragoberto, il drago che russa" - un povero drago viene cacciato dalla sua grotta perchè gli abitanti del posto con potevano più sopportare il suo russare e vaga in cerca di un'altro rifugio. Ma incontra e aiuta un cavaliere e lui prova a risolvere il suo problema del russare.







"Vagabondo, il cappello magico" - una bambina trova al parco un cappello magico che trasporta in qualsiasi luogo si desireri chiunque lo indossa solo per tre volte.






"Il piccolo delfino colpisce ancora" - gli abitanti del mondo marino sono stufi di tutti i rifiuti che gli umani gettano a mare e decidono di ripulirlo gettando i rifiuti nuovamente sulla terra ferma.








"Una stellina sulla cattiva strada" - una stellina che non riusciva a rimane ferma al suo posto nel cielo, viene punita a pulire la "Via Lattea" ma cade da un buco e finisce sulla Terra. Viene raccolta da un passante che la porta a casa e la mette in cima all'albero di Natale. Ma finite le festività fu riposta in soffitta e essendo triste per non poter tornare in cielo viene aiutata da alcuni pipistrelli.






"Il nodo gigantesco" - un giovane gigante in lacrime incontra una bambina che gli insegna ad allacciarsi le scarpe per poter continuare la sua gara di corsa e sperare di vincere.









Occorre far avvicinare al mondo della lettura i bambini fin dall'infanzia tramite i racconti e fiabe come questa, leggendoli insieme ai genitori mentre i più piccoli osservano le immagini illustrati e si immedesimano nei personaggi.

Tutti noi siamo cresciuti a PANE E FAVOLE!!!!!

Chi non conosce o ha mai sentito nominare questi racconti: Biancaneve e i sette nani, Cappuccetto Rosso, La Bella e la Bestia, La bella addormentata nel bosco, Il brutto anatroccolo, Il gatto con gli stivali e molti altri...... Ce ne sono un miliardo o forse più di racconti che si tramandano in generazione a generazione fino ai giorni nostri. 

Basta pensare ai più famosi autori di favole i Fratelli Grimm che hanno dato il via a questo meraviglioso mondo, ma ora tocca a noi a scrivere nuove storie e racconti che possano essere trasmessi in futuro.

Proprio come i vari racconti di questo libro " I racconti del mago Sabbiolino" che tramite le sue storie che possano sembrare nel primo momento banali, trattano molti temi che spaziano dall'alimentazione alla diversità, dalla superbia alla bontà.

Vi consiglio di leggere ai vostri piccini questo libro perchè ne sarete anche voi coinvolti!!!!!!!!!.......




domenica 13 marzo 2016

Daniela Morelli



Daniela Morelli è nata a Varese il 20 dicembre 1949 e vive a Milano. E' una scrittricedrammaturga e sceneggiatrice italiana, e sopratutto autrice di romanzi per ragazzi. 
Si è formata alla Civica Scuola d'Arte Drammatica Piccolo Teatro di Milano.
Le piace scrivere fin da quando aveva dieci anni, ma se da adolescente riempiva biglietti che passava sotto il banco alle compagne, adesso scrive drammaturgie e sceneggiature.


Per Mondadori pubblica dal 2008: quattro opere per la collana Sassolini (Terremoto di piume; Click! Ragazzo in mare; Click! Mistero al Colosseo; Click! A Milano sfilano i fantasmi, Il bambino di Itaca
e i romanzi storici Il segreto delle tre caravelle, I ragazzi delle barricate, con cui ha vinto il Premio Castello 2010, e La porta della libertà, finalista al Premio Minerva di Giugliano di Napoli.


Il bambino di Itaca

Cari lettori
è sempre bello tuffarsi nella storia dell'antichità, immedesimandosi partecipando alle varie vicende a volte realmente accadute.
ALLORA vi farò viaggiare nel tempo di circa tremila anni fa, in un'isola greca chiamata Itaca, facendovi conoscere un bambino speciale di nome Odisseo, le quali gesta saranno famose da adulto in tutto il mondo!!!!!







TITOLO: Il bambino di Itaca
AUTORE: Daniela Morelli
EDITORE: Mondadori
PAGINE: 134
PREZZO COPERTINA: € 8,00











Il libro intitolato "Il bambino di Itaca" è scritto da Daniela Morelli, fa parte della collana di libri "i sassolini blu" adatta ai giovani lettori da 9 anni.




TRAMA

"Costui avrà tanta fama, quanta inimicizia, perchè la fama porta invidia. Per questo dovrà chiamarsi: Odisseo, il rabbioso"

Molti anni fa sull'isola di Itaca nasceva un bambino speciale. Si chiamava Odisseo. Non eccelleva negli sport, ma adorava veleggiare ed era intelligente, curioso e intraprendente. Per designare il futuro re di Itaca, suo padre, il re Laerte, bandisce una gara sportiva tra i giovani di corte. Il giorno della gara si avvicina, ma Odisseo non sembra per niente preparato... 
Ma grazie il susseguirsi di vicende come la disavventura in zattera, l'incontro con divinità Atena e con la "futura" Penelope, le sfide e ripicche di Antìnoo, il viaggio al Monte Nèrito, la ferita di Argo e sopratutto la gara con l'arco sarà nominato il nuovo wanax.





Che ne dite di essere a fianco del protagonista della storia più famosa scritta da Omero, e partecipare agli esordi fin  da piccolo di un guerriero, non tanto famoso per la sua forza, ma per la sua astuzia e intelligenza; parliamo di Odisseo.

Ha scuola tutti abbiamo letto, tutto o in parte, la famosa opera l'Iliade di Omero, ma in questo libro l'autrice ci invita a diventare "gli occhi dell'isola" e a seguirla in un'esperienza indimenticabile.

Fin dall'inizio il protagonista da un ragazzino timido, introverso ai quali molti bambini lettori si possono immedesimare, cresce e inizia ad assomigliare all'Odisseo adulto che abbiamo da sempre conosciuto, anche grazie il susseguirsi di vicende che lo hanno portato ad avere il titolo di "wanax".

In conclusione per chi ama la storia o si vuole catapultare in epoche molto lontane dalle nostre, LEGGETEEEEEEE!!!!!!

domenica 6 marzo 2016

Elisabetta Dami


Elisabetta Dami nata a Milano il 1958 è una scrittrice italiana, autrice di libri per ragazzi, nota per essere la creatrice del personaggio Geronimo Stilton.
A 13 anni inizia a muovere i primi passi nel mondo della narrativa come correttrice di bozze, per la casa editrice di famiglia. A 19 anni realizza i suoi primi racconti. 
Fin da giovane assiste bambini malati come volontaria e da questa esperienza nasce l'idea di produrre racconti d'avventura con protagonista un topo, Geronimo Stilton, che diventerà un fenomeno editoriale del panorama italiano ed internazionale. 
Grazie a questo successo, continua tuttora ad aiutare bambini malati, orfani e abbandonati.


Tra i libri di Geronimo Stilton:
E' Natale, Stilton!