mercoledì 17 maggio 2017

Il Diavolo e la Signorina Prym

MISTERO, INTRIGHI E COLPI DI SCENA ...... sono presenti in un piccolo paese dove vi farà visita il "DIAVOLO". 
Siete curiosi di che si tratta????????


TITOLO: Il Diavolo e la Signorina Prym
AUTORE: Paulo Coelho
EDITORE: Bompiani
PAGINE: 181
PREZZO: 13,43


















TRAMA

Un giorno nel tranquillo paesino di Viscos arriva uno straniero.  Una donna anziana di nome Berta, la quale con gli anni aveva imparato a "vedere" le persone, si accorge subito che egli era accompagnato dal diavolo.
Questo straniero prenota una camera in una locanda del paesino.
Un giorno, mentre stava tornando da una passeggiata nel bosco, incontra una ragazza sulle sponde del torrente che bagnava il paesino: era Chantal Prym, la cameriera della locanda.  Lo straniero le rivela un segreto e le fa proposta.  La porta nel bosco e le rivela di aver seppellito undici lingotti d'oro, dei quali uno sarebbe stato suo e gli altri dieci del paese se entro la fine del suo soggiorno di una settimana, fosse stato commesso un delitto a Viscos.  Per i tre giorni successivi Chantal non riesce a dormire e nella notte viene visitata dal bene, dal bene e dal male insieme e poi solo dal male.
Le giornate passano tranquille per il paese perché Chantal non ha ancora rivelato niente a nessuno.  Il quarto giorno del suo soggiorno lo straniero dà un appuntamento a Chantal.  L'incontro avviene nel bosco che circonda il paese, nel luogo dove sono stati seppellito i lingotti.  In questa occasione lo straniero racconta un episodio della sua vita, ovvero la motivazione della sua folle proposta.  Lui lavorava per una grande fabbrica di armi.  Un giorno gli vennero sequestrate la moglie e le due figlie in cambio di una grande quantità di armi.  Quando ormai i sequestratosi erano circondati anziché rassegnarsi spararono uccidendo i tre ostaggi.  Da quel momento l'uomo vive con un quesito: l'uomo è di natura cattiva o quello è stato solamente un episodio?  Per darsi una risposta ha fatto questa proposta.
Il giorno successivo Chantal decide di raccontare la vicenda ai clienti del bar.  Dopo la sconvolgente rivelazione tutti sembrano disinteressati e considerano Chantal una pazza, però prendono in considerazione la proposta di nascosto da lei.
Intanto Chantal aveva fatto un patto con lo straniero che anche se nessuno fosse stato ucciso, comunque i lingotti sarebbero stati dati alla città in ricompensa per la sua rettitudine Un giorno viene organizzata un'assemblea tra il parroco del paese, la moglie del sindaco, il sindaco, la locandiera e il proprietario terriero.  Durante questa assemblea i componenti decidono che la vittima sarà Berta, la vecchia considerata una strega, poiché malata e quindi inutile alla comunità.  La sera stessa viene così convocata un'assemblea per gli uomini del paese.
Decidono che il sacrificio di Berta avverrà la sera successiva ove tutti le spareranno.
La sera prestabilita gli uomini arrivano a casa di Berta, che aveva capito tutto e aveva domandato in sua memoria la costruzione di una fontana.  Il parroco e altri due uomini, accompagnati da tutti i paesani, le danno un sonnifero e la portano nel bosco vicino ad una grande pietra,.  Durante il giorno la locandiera aveva ordinato allo straniero di andare a prendere i lingotti nel bosco e di portarli la sera per controllarne la loro autenticità,
Un momento prima dell'esecuzione, davanti alla folla con i fucili spianati, si pone Chantal spiegando che era una stupidaggine quella che stavano facendo.
Infatti sarebbe stato un problema troppo grosso dividere l'oro tra i cittadini e incassarlo.  Così convinti dalle parole di Chantal i cittadini tornano a casa lasciando nella radura Chantal, lo straniero e Berta addormentata.
Il giorno successivo lo straniero, dopo aver accompagnato Chantal ad incassare l'oro, se ne va via per sempre da Viscos.




Devo ammettere che dopo aver letto "L'archimista" avevo molte aspettative su questo libro, che non sono state soddisfatte del tutto forse perchè mi era rimasto impresso il racconto dell'archimista e mi aspettavo una storia che mi appassionasse di più e che addirittura lo superasse.
"Il diavolo e la signorina Prym" affronta il tema del Bene e del Male, fa riflettere quasi a ogni pagina, e spinge il lettore ad arrivare alla fine più per fama della conoscenza che non per sapere come finisce il libro di per sé.
Nonostante tutto, è normale spendere una parola per i protagonisti, personaggi veri e credibili come sempre, ma soprattutto comuni. Gente che potreste incontrare al bar, a scuola o sul posto di lavoro. Proprio per questo motivo i messaggi di Coelho sono facili da apprendere e allo stesso tempo così difficili da accettare; in questo caso, il Bene e il Male come facce della stessa medaglia sembra quasi un'offesa a chi non riesce a vedere realmente le persone. Ma Coelho ha ragione, "Il Bene e il Male hanno la stessa faccia. Tutto dipende dal momento in cui attraversano il cammino di ogni essere umano".

Che altro aggiungere? onestamente sono in difficoltà! Coelho non è un autore da suggerire, è un autore che si legge e basta in certi momenti della vita in cui c'è bisogno delle sue parole.




Il fantasma di Canterville

Chi di voi non ha paura dei fantasmi????? 
Chi la notte non si è mai nascosto sotto le coperte al sentire di un rumore inquietante???? 
Ebbene questo libro sdogana tutto quello che sappiamo sui fantasmi rapportandoci in modo ironico.



TITOLO: Il fantasma di Canterville
AUTORE: Oscar Wilde
EDITORE: Giunti Demetra
PAGINE: 128
PREZZO: 4,50







TRAMA
Il racconto è ambientato in Inghilterra, alla fine dell'Ottocento. Hiram Otis è l'ambasciatore degli Stati Uniti d'America che, seguendo la moda dell'epoca, acquista un castello inglese, vicino alla cittadina di Ascot, Berkshire. La famiglia Otis è composta oltre che da Hiram, dalla moglie Lucrezia, ex beltà della crème americana, dal figlio maggiore Washington, da Virginia, timida quindicenne e dai due terribili e disobbedienti gemelli chiamati Stars e Stripes.
Il castello acquistato dagli Otis è infestato dal fantasma di Sir Simon, scorbutico nobiluomo del tardo Cinquecento, costretto a passare l'eternità tra le mura del castello finché un'antica profezia non verrà compiuta. Questa profezia riguarda una giovane dall'animo puro che dovrà versare lacrime per un peccatore. Subito si crea tra gli Otis e il fantasma una sorta di ostilità fatta di scherzi e trucchi più o meno macabri. Uno dei motivi del contendere è la macchia di sangue sul tappeto del salone. Questa macchia è il ricordo di dove cadde la sposa di Sir Simon, Lady Eleanor, uccisa dal marito in un momento di collera perché incapace di attendere alle faccende domestiche. Washington è un fautore del super smacchiatore Pinkerton, e con questo si adopera per detergere la macchia. A nulla valgono gli avvertimenti della governante, Mrs. Umney: la macchia viene puntualmente ritrovata. Mentre la famiglia stabilisce legami di buon vicinato con i nobili locali, Virginia passa molto tempo tra le mura del castello, in compagnia della governante. È l'unica cui sembra importare realmente della sorte di Sir Simon e anche l'unica che veda in lui del buono. Trascorre diverso tempo e il castello subisce modifiche sostanziali: perde quel suo stato di lugubre residenza inglese e diventa una casa di campagna americana, con tendine e enciclopedie colorate. Il fantasma, da tempo vittima degli scherzi dei terribili gemelli, si fa vedere solo una sera alla settimana, cercando di sfuggire alle angherie dei familiari di Virginia. Virginia si è fidanzata con un nobile del vicinato, il giovane Lord Cecil. Una sera incontra il fantasma e gli parla. Da qui nasce un rapporto compassionevole col fantasma che porterà la giovane a versare lacrime per l'anima tormentata del fantasma e a compiere l'antica profezia.
Dopo che i suoi familiari (e il giovane duca) l'hanno cercata per ore, la fanciulla ricompare improvvisamente. Virginia conduce i suoi alla camera segreta dove trovano lo scheletro incatenato di Sir Simon. Quattro giorni dopo, Sir Simon viene sepolto con una solenne cerimonia, alla presenza dei Canterville, degli Otis e di Mrs. Umney.
Il racconto invece si sposta più avanti e ritroviamo Virginia ormai adulta. Il marito, Lord Cecil, le chiede di raccontare ciò che ha visto nell'aldilà, ma ella gli nega questa curiosità dicendo che è per il bene del defunto, lasciandoci con il dubbio del mistero.
Il testo del racconto differisce nelle versioni teatrali che ne sono scaturite. In una versione teatrale Virginia (che somiglia alla defunta moglie di Sir Simon) torna dal mondo dei morti, dopo aver "salvato l'anima" del fantasma e si ricongiunge con la sua famiglia. Quindi compare il promesso sposo, Lord Cecil, che è il medesimo attore del fantasma, quasi a voler stabilire un rapporto ultraterreno tra le due anime.




Oscar Wilde non ne sbaglia una!!!!!!!
Anche questo libro è un capolavoro degno di essere messo alla pari degli altri libri che ho letto di lui. Mi affascina il suo modo di scrittura che coinvolge il lettore ad affezionarsi al racconto senza alcuna distrazione, la lettura è scorrevole e la descrizione dei luoghi e delle vicende sono appassionanti.

Questa volta ci porta all'attenzione un personaggio un pò insolito di cui tutti noi abbiamo dei pregiudizi e delle nostre opinioni spaventose "un fantasma", che riesce a renderlo ai nostri occhi indifeso e intimidito da una famiglia di cui non si spaventa di lui. Sono abbastanza divertenti i tentativi fallimentari del fantasma di far spaventare i suoi coinquilini, sono delle scene simpatiche e un pò inusuali perchè nessuno della famiglia è intimorito da lui. Ma il colpo di scena è il finale inaspettato e imprevisto che lascia il lettore a bocca aperta e spiazzato da una conclusione emozionante e coinvolgente che ti trascina con se.

Lo consiglio a tutti i lettori che si voglio approcciarsi per la prima volta con questo scrittore, perchè non ci si più non innamorare.


Rudyard Kipling


Rudyard Kipling (1865-1936), nato in India, a Bombay, da genitori inglesi, fu mandato a studiare in Inghilterra (1871). La lontananza dalla famiglia e dall'ambiente dell'infanzia gli procurò un senso di abbandono e di tristezza presente in molte delle sue opere. Nel 1882 ritornò in India e divenne giornalista; successivamente viaggiò come inviato in Cina, Giappone, America, Africa e Australia. Durante quegli anni scrisse molti racconti e poesie, fra cui Plain tales from the hills (Racconti delle colline, 1888) e Soldiers three (Tre soldati, 1888), che gli diedero la notorietà. Decise così di tornare in Inghilterra compiendo un viaggio in Giappone e negli Stati Uniti, che narrò nel libro From sea to sea (Da mare a mare, 1889). Dopo altri viaggi (Sudafrica, Australia, Nuova Zelanda) si sposò e si trasferì per qualche tempo in America (1892-1896), dove scrisse i suoi capolavori, The jungle book (Il libro della giungla, 1894) e The second jungle book (Il secondo libro della giungla, 1895). Dopo essere stato corrispondente dal Sudafrica nella guerra contro i boeri (1900), si stabilì definitivamente in Inghilterra, dove morì a Burnwash, nel Sussex. Nel 1907 gli fu conferito il premio Nobel per la letteratura.
Opere e tematiche
Polo fondamentale della sua produzione letteraria è l'esperienza del mondo indiano. Troppo spesso considerato come un'opera per ragazzi, Il libro della giungla mette a fuoco il problema del rapporto dell'individuo con la società, dell'uomo "naturale" non ancora civilizzato che si confronta con quello corrotto dalla civiltà. L'India è anche lo scenario di Kim (1901), il romanzo più riuscito dello scrittore, che ripropone i motivi del romanzo precedente ma approfonditi dalla rappresentazione del conflitto tra i valori religiosi delle antiche civiltà asiatiche e quelli del razionalismo europeo. Grande popolarità ottennero anche numerosi libri esplicitamente pensati per i ragazzi, il più noto dei quali fu Captains corageous (Capitani coraggiosi, 1897), storia dell'iniziazione alla vita di un ragazzo a contatto con l'avventurosa e rude vita dei pescatori di merluzzi; Just so stories (Storie proprio così, 1902) e Puck of Pook's hills (Puck delle colline, 1906).
Spesso considerato celebratore della "pax britannica" imposta dai colonizzatori, della razza eletta anglosassone e quindi fautore dell'imperialismo che ha il dovere di civilizzare, anche contro la loro volontà, i popoli inferiori, Kipling, se esaminato attentamente, mostra la coscienza inquieta del moralista: pur consapevole dell'inevitabile fine dell'imperialismo, ne sostiene la necessità per mantenere una disciplina etica. Senza principi morali o regole di comportamento, senza il rispetto della legge comune o di un patto di lealtà nessun gruppo di nessun genere può sopravvivere. L'individuo stesso si realizza quando si inserisce senza riserve in un gruppo e contribuisce a realizzare l'armonia sociale che gli consente di esplicare pienamente le proprie potenzialità. Grande narratore, colorito e conciso, ebbe una straordinaria capacità di rendere scene e personaggi vividi e reali.
La sua produzione poetica (Barrack-room ballads, Ballate della caserma, 1892; The seven seas, I sette mari, 1896), assai popolare fino agli anni Venti, e poi trascurata fino alla rivalutazione fattane da T.S. Eliot, rivela l'abilità nell'uso della ballata, il ritmo vigoroso del verso e la sincerità nell'esprimere il proprio punto di vista, sempre riferita all'orgoglio della stirpe britannica e alla sua missione civilizzatrice e a una concezione virilmente stoica della vita, come viene espressa dalla celeberrima If (Se).

Capitani coraggiosi

Ragazzi che ne pensate di salpare in mare per un'avventura straordinaria!!!!!! E' quello che è accaduto al nostro protagonista che si è ritrovato per sbaglio imbarcato in una nave, dove imparerà a crescere.


TITOLO: Capitani coraggiosi
AUTORE: Rudyard Kipling
EDITORE: JoyBook
PAGINE: 170
PREZZO:






















TRAMA

Harvey Cheyne è un ragazzino di quindici anni, figlio di un ricco magnate delle ferrovie americane. Già dalla sua età ha tutto, però non conosce il valore della fatica e del denaro guadagnato col sudore.
Durante una traversata che lo dovrebbe portare in Europa, il ragazzo cade dalla nave. Viene salvato da una barca di pescatori che stava lavorando nelle vicinanze, la We're Here ("Noi siamo qui"), sotto la guida di Disko Troop, burbero capitano. Lì impara a conoscere e apprezzare la lealtà e la solidarietà degli uomini di mare, persone di poche parole ma di grande coraggio e abilità. A poco a poco diventa parte attiva di essa, tant'è che i marinai della goletta iniziano ad apprezzarlo e stimarlo e nasce così uno stretto legame tra l'equipaggio, composto dal burbero capitano, il superstizioso e allegro Manuel, il carismatico Long Jack, l'ex soldato Tom Platt, lo zio Salters e il suo misterioso amico Pennsylvania Pratt divenuto folle dopo aver perso tutta la famiglia in un'alluvione e il silenzioso cuoco afro-gaelico, Dan il figlio del capitano Disko e il giovane Harvey; così il ragazzo si ritrova ad essere felice di ricevere 10 dollari e mezzo al mese per il faticoso lavoro di pesca svolto durante la navigazione e a gioire di ogni piccolo successo e ogni nuova lezione. È aiutato anche da Dan, mozzo di bordo, figlio di Disko Troop, dal quale riesce, quasi subito, ad ottenere la stima.
Il ragazzino viziato diventa così un giovane consapevole e un perfetto marinaio.
Finalmente la stagione di pesca finisce, si rientra in porto e così i genitori avvertiti col telegrafo possono riabbracciare il figlio e ricompensare Disko. Il padre è felice per la maturità raggiunta dal figlio.




Kipling è uno scrittore di libri per ragazzi di cui non avevo mai sentito nominare. Uno dei suoi più famosi libri è "Il libro della giungla" che possiedo in ebook e non vedo l'ora di leggerlo. 

Devo ammettere che per questo libro mi aspettavo qualcosa di più, sopratutto perchè la trama attirava molto la mia curiosità. L'ambientazione è molto coinvolgente ma il susseguirsi delle vicende non hanno fatto crescere la voglia di sapere di più e continuare a leggere, perchè non riuscivo a collegare tutto ed immedesimarmi. La scrittura è adatta ad un pubblico non solo giovane, ma la descrizione delle vicende non mi hanno fatto apprezzare il libro come dovrebbe.

Comunque resta il fatto che è un classico e come tutti i libri classici devono essere letti con un occhio di riguardo, perchè bisogna pensare che da questi libri nasce la letteratura dei giorni nostri.


venerdì 12 maggio 2017

Scrittori di classe - storie a fumetti




Quest'anno "Conad" in collaborazione però con The Walt Disney Company e Giunti Editore, hanno ideato 8 volumi a fumetti come protagonisti i personaggi Disney di Topolino.
Questo progetto è stato concepito con lo scopo di promuovere attivamente la lettura e la scrittura tra i giovani, nonché di sensibilizzare le generazioni più giovani al tema della corretta alimentazione.
Ogni volume di 144 pagine contiene una storia originale creata dalle classi vincitrici del concorso letterario Scrittori di Classe, un episodio della saga in 8 puntate “Zio Paperone e il giro del mondo in 8 ricette”, tantissime storie a tema alimentazione, golose ricette, curiosità alimentari da tutto il mondo, giochi, quiz e tantissimo altro. 
Per mio dispiacere sono riuscito a recuperare solo 4 volumi (il numero 2-3-5-7), e mi hanno fatto ritornare indietro alla mia infanzia, quando leggevo i loro fumetti e mi ha fatto piacere rincontrare dopo molto tempo i personaggi che amavo.



Capitan Fox - Occhi per volare

SALPIAMO TUTTI ALL'ARREMBAGGIO!!!!!!! 
Non abbiamo tempo da perdere un'avvincente missione ci attende e non bisogna far aspettare molto il nostro "Capitan Fox".


TITOLO: "Capitan Fox"- Occhi per Volare
AUTORE: Marco Innocenti
EDITORE: Dami Editore
PAGINE: 126
PREZZO: 9,90

















TRAMA

Tra una zuffa, un arrembaggio e una pennichella, la vita scorre tranquilla (tranquilla alla maniera dei pirati, s'intende!) sull'Isola delle Nebbie. Ma non tutti gli animi sono tranquilli... E infatti nessuno, neanche Capitan Fox, sa che uno dei pirati della ciurma ha un problema che lo tormenta, un segreto che non può raccontare, un tormento che lo perseguita... Povero Coniglio Jack! Che fatica confessare ai suoi compagni di ciurma che lui è... Lui è... Miope! Come farà ad avere un aspetto da vero pirata se dovrà indossare gli occhiali? Per fortuna i veri pirati sanno che i veri problemi sono ben altri e si mettono subito all'opera per aiutare il loro amico e per scovare il migliore oculista di tutti i Sette Mari! E così Capitan Fox e i suoi pirati si preparano a partire... Anche se ci sarà qualcuno, con un bel visino e un cuore innamorato (e un po' geloso!) che avrà qualcosa da ridire! 










Capitan Fox é una serie di libri per ragazzi molto avvincente ambientata nel mondo dei pirati che coinvolgono i piccoli lettori ad intraprendere le avventure citate, imbarcandosi anche loro in nave con tutta la ciurma. I protagonisti sono diversi tra loro e anche un po buffi facendo divertire in alcune scene.
L'avventura di questo libro è incentrata sul capo vedetta che avverte dei disturbi nella vista e dopo alcune vicissitudini racconta del disagio al capitano, intraprendendo un viaggio alla ricerca di un bravo oculista al fine di migliorare la sua vista.
Sia la descrizione dei luoghi e il racconto sono molto coinvolgenti e la lettura scorrevole e divertente perché molte parole sono evidenziate e scritte in modo inusuale che appassiona il giovane lettore alle sue prime letture.
Consiglio il libro ai ragazzi delle elementari e medie che intraprendono le prime letture perché la scrittura li coinvolgerà.

Tre uomini in barca

Fare una gita fuori porta è sempre un'idea eccezionale, sopratutto se a farci compagnia sono degli amici un pò bizzarri. Tutto questo è racchiuso in questo libro.

TITOLO: Tre uomini in barca
AUTORE: Jerome K. Jerome
EDITORE: Deagostini
PAGINE: 224
PREZZO: 6,00


TRAMA
Tre uomini, esasperati dai ritmi ossessivi di Londra si preparano per trascorrere un weekend in barca remando sul lungo Tamigi e dormendo in tenda sotto le stelle. Già i preparativi, più simili a quelli di una grandiosa spedizione piuttosto che a quelli di una gita in barca, lasciano trasparire la vena di umorismo e satira che "colorerà" le rocambolesche avventure del trio, intrappolato dalle disavventure tipiche di ogni apprendista navigante. Nel corso del viaggio infatti si susseguono numerosi i colpi di scena comici e divertenti, non certo per i protagonisti della vicenda quanto per i lettori. Un acquazzone o la mancanza dell'apriscatole, la stanchezza e la voglia di reggere il timone piuttosto che imbracciare i remi diventano tutti spunti per situazioni ardue e fastidiose per i tre amici. Le migliori opportunità per una risata sono i molteplici ricordi da parte di tutti e tre i passeggeri durante la gita in barca.



Possedevo questo racconto in epub sul cellulare perchè era uno dei libri della challenge dei 100 libri da leggere prima di morire e quando ho visto il libro in biblioteca ho deciso si prenderlo solo per il gusto di leggerlo in formato cartaceo. Ma tutte le mie entusiasmanti aspettative sono tramutate in delusioni e scoraggiamento. Dalla trama letta credevo fosse il racconto di un viaggio in barca pieno di avventure e disavventure e invece si raccontavano episodi (per certi aspetti comici) avvenuti prima o fatti non per niente inerenti al racconto.
La lettura è stata scorrevole ma la scrittura e l'esposizione dei fatti sono stati un pò monotoni, soprattutto l'esposizione di varie vicende hanno rallentato la lettura.
Sono stato deluso da questo libro, non mi ha appassionate come dovrebbe e mi aspettavo. Certò è pur sempre un classico e quindi una lettura da dover fare per apprendere meglio la nostra storia.
Credo che leggere i classici letterari ci matura molto personalmente e ci rende molto più consapevoli sulle lettura da intraprendere, per questo cerco di lettere più classici possibili, sperando che non siano poco affascinanti di questo.

Jerome K. Jerome


Jerome Klapka Jerome nasce il 2 maggio 1859 a Walsall (West Midlands) nel Regno Unito. Il fallimento delle attività estrattive nelle miniere del padre, provoca una situazione di instabilità finanziaria nella famiglia che cambia residenza nell'east end di Londra. Nei ricordi d'infanzia di Jerome questa zona degradata e violenta della città gli fornisce una vivida immagine dell'orrore che ritiene responsabile del suo temperamento schivo e melanconico. Le morti dei genitori lo lasciano abbandonato a se stesso ma gli permettono di indagare i lati meschini della sua persona.
A quattordici anni abbandona gli studi e inizia a lavorare come impiegato presso la compagnia ferroviaria. Arrotondan lo stipendio come comparsa in rappresentazioni teatrali. Sempre più interessato dalla letteratura e dal teatro, partecipa a diversi tour con una compagnia.
Torna a Londra dove intraprende differenti professioni, dall'impiegato all'assistente di un professore, dal segretario al sollecitatore e al piazzista. I primi lavori letterari, scritti nel tempo libero, non gli valgono alcun successo. Poi arriva la sua opera "Su e giù dal palco scenico", un'autobiografia delle esperienze vissute con le diverse compagnie teatrali. "Pensieri oziosi di una persona oziosa" è il primo vero successo, immediatamente seguito dal più noto "Tre uomini in barca". Quest'ultimo lavoro venderà milioni di copie e verrà tradotto in numerose lingue.
In Germania il libro di Jerome Klapka Jerome diviene addirittura testo scolastico. Una delle ambizioni maggiori dello scrittore era quella di riuscire a dirigere una testata giornalistica e nel 1892 diventa editore associato del mensile "The Idler", rivista illustrata alla cui realizzazione contribuiscono altri grandi personaggi quali Mark Twain e Conan Doyle. Divenuto famoso Jerome tiene conferenze in tutto il mondo. Pacifista, si arruola nella prima guerra mondiale come autista di ambulanze della Croce Rossa. Nel 1919 esce "Tutte le vie conducono al calvario". La sua ultima opera è l'autobiografia "La mia vita e i miei tempi", del 1926.
Ritenuto tra i maggiori scrittori umoristici inglesi, lontano dai modi grossi della farsa, del gioco di parole, dell'allusione oscena, Jerome Klapka Jerome muore il 14 giugno 1927 a Northampton, a causa di un ictus.

giovedì 11 maggio 2017

L'importanza di chiamarsi Ernesto

Sono interessanti leggere libri o testi teatrali che raccontano di intrighi, malintesi, sarcasmo, imprevisti e colpi di scena. E' questa opera teatrale racchiude tutti questi punti.




TITOLO: L'importanza di chiamarsi Ernesto
AUTORE: Oscar Wilde
EDITORE: BUR
PAGINE: 208
PREZZO: 8,50
TRAMA

Primo atto

Il primo atto si apre a Londra nell'appartamento in Half-Moon Street di un giovane aristocratico, Algernon Moncrieff, nel momento in cui si presenta alla porta il suo amico di vecchia data, Ernest Worthing. Grazie ad un portasigarette dimenticato dall'amico la sera prima, tuttavia, Algernon scopre che il vero nome di costui è Jack Worthing: egli, abitando in campagna, finge di avere uno scapestrato fratello a Londra, il cui nome è Ernest, per poter condurre una vita di piaceri. In campagna infatti egli è il tutore della giovane Miss Cecily Cardew e in quanto tale deve assumere un comportamento moralmente ineccepibile. La piccola Cecily, come da lui viene chiamata, è la nipote di Mr Thomas Cardew, padre adottivo di Jack. A sua volta, Jack scopre che anche Algernon conduce una doppia vita grazie all'invenzione di un povero amico invalido, chiamato Bunbury.
Comunque sia, Jack si trova in città per proporsi a Miss Gwendolen Fairfax, cugina di Algernon. Dichiarato il suo amore alla giovane, cui si presenta con il nome di Ernest, questa ricambia il sentimento; è sua ferma intenzione, però, sposare solo un uomo chiamato Ernest, in quanto quel nome le "procura delle vibrazioni" e ha un suono che scalda il cuore a sentirlo. Per ottenere il consenso al fidanzamento, Jack ha successivamente un colloquio con la madre di Gwendolen, Lady Augusta Bracknell, zia di Algernon; in questa occasione si viene a sapere che Jack è un trovatello: Mr Thomas Cardew lo rinvenì in una capiente borsa di cuoio dimenticata nel guardaroba di Victoria Station, Brighton Line. A sentire ciò, Lady Bracknell è indignata e nega il permesso per il fidanzamento, a meno che Jack non si trovi dei genitori entro la fine della stagione.
Gwendolen non si scoraggia e chiede pertanto a Jack l'indirizzo della sua casa di campagna; Algernon, ascoltando la conversazione, si segna l'indirizzo, intenzionato a far visita alla piccola Cecily.

Secondo atto

Nel secondo atto la scena si sposta quindi in campagna nel giardino della Manor House a Wolton, nella dimora campestre di Jack, dove vive la giovane Cecily e la sua anziana badante e insegnante, Miss Prism. Algernon si presenta alla tenuta dichiarando di essere Ernest, il fratello scapestrato di Jack, e si innamora della giovane, la quale contraccambia; anch'ella è però intenzionata a sposare soltanto un uomo di nome Ernest, ritenendo, come Gwendolen, che esso abbia qualcosa di speciale. Quando Jack arriva costringe Algernon ad andarsene ma egli, intenzionato a fidanzarsi con Cecily, torna di nascosto. Nel frattempo, entrambi chiedono a Dr Chasuble, il reverendo della vicina chiesa, di essere battezzati.
Intanto anche Gwendolen, ancora invaghita e desiderosa di fidanzarsi con Ernest raggiunge la casa di campagna di Jack, dove incontra Cecily. Dopo qualche battuta le donne scoprono di essere fidanzate con quello che credono essere lo stesso uomo, ovvero Ernest. Dopo aver chiesto spiegazioni ai rispettivi fidanzati e scoperta la verità, si ritirano indignate nella villa, per poi però perdonare entrambi.

Terzo atto

Il terzo atto si apre con l'arrivo di Lady Bracknell alla tenuta, intenzionata a richiamare la figlia fidanzata con Jack. Avendo inoltre saputo che il nipote Algernon è intenzionato a sposare Cecily, dopo un rifiuto iniziale, concede il permesso al nipote una volta venuta a conoscenza dell'ingente rendita della giovane (centotrentamila sterline l'anno), ereditata dal nonno. È Jack tuttavia a negare il consenso per le nozze, sperando con questo di strappare a Lady Bracknell l'autorizzazione per il proprio matrimonio con Gwendolen. Tuttavia la donna è irremovibile, e tutto sembra concludersi, quando Dr Chasuble nomina Miss Prism: a sentire quel nome, la zia Augusta chiede di vedere immediatamente l'istitutrice. Si viene a scoprire che essa era un tempo alle dipendenze di Lady Bracknell come bambinaia e che un giorno, uscita con il neonato a lei affidato, non era mai più tornata: la carrozzina era stata trovata vuota e Miss Prism e il piccolo erano scomparsi. La governante confessa che quel giorno era uscita con una grande borsa di cuoio e che, in un attimo di distrazione, aveva riposto il bambino nella borsa, per poi dimenticarla nel guardaroba di Victoria Station a Londra, Brighton Line. Jack si riconosce nel neonato dimenticato da Miss Prism nella borsa e scopre di essere in realtà fratello maggiore di Algernon.
Scoperta la parentela, Lady Bracknell autorizza le nozze tra Jack e Gwendolen, ma rimane ancora il problema del nome: tra l'altro Jack, non essendo mai stato a conoscenza delle sue origini, ha un nome che non è il suo. Dato che la zia Augusta dice che questi era stato chiamato come il suo defunto padre (un generale dell'esercito inglese), di cui né lei né Algernon ricordano il nome, Jack consulta gli elenchi militari scoprendo che il padre, e quindi anch'egli, si chiamava effettivamente Ernest.




Dopo aver letto le due opere narrative più famose di Oscar Wilde, ho deciso di intraprendere la lettura di una delle sue opere teatrali più famosa "L'importanza di chiamarsi Ernesto".
Ad ispirarmi a immergersi in questa lettura e stato aver visto in un fumetto di TOPOLINO la reinterpretazione di quest'opera e anche aver visto parte del film in TV.
La lettura di opere teatrali mi coinvolgono molto perché riescono ad immaginare i vari dialoghi tra i protagonisti. Le vicende, la scrittura e i dialoghi sono ben esposti rendendo la lettura scorrevole ed il racconto è pieno di colpi di scena ed imprevisti dal punto di vista del lettore molto divertente.
 L'intreccio in cui i protagonisti si trovano coinvolti gira tutto attorno al nome ERNESTO, un nome che nella vicenda porta fortuna ma anche molti disagi che  il lettore già intuisce dai primi dialoghi. Come si sa gli uomini sono un po menzogneri e fanno di tutto per farsi desiderare dalle donne anche mentendo spudoratamente davanti all'evidenza, ma alla fine le bugie allo le gambe corte e la verità esce sempre a galla. Il messaggio che Oscar Wilde vuole trasmetterci è proprio questo  "DIRE LA VERITÀ SEMPRE ANCHE SE FA MALE ED EVITARE DI DIRE BUGIE CHE A LUNGO ANDARE VENGONO SEMPRE SMASCHERATE".

Tutti dovrebbero leggere quest'opera perché anche se in tono ironico il messaggio arriva!!!

martedì 9 maggio 2017

Il GGG

Tutti noi abbiamo saputo dalle favole che i GIGANTI sono delle creature orribili e mostruose che divorano i bambini!!!!
Ma questo libro sfata il mito dei giganti, affezionandoci al più buono e gentile di loro.

TITOLO: Il GGG
AUTORE: Roald Dahl
EDITORE: Salani Istrice
PAGINE: 224
PREZZO COPERTINA: € 8,50
TRAMA

Una notte, non riuscendo a dormire, Sofia vede oltre la finestra dell'orfanotrofio un gigante che si avvicina alla casa di fronte e soffia in una lunga tromba dentro la finestra. La mano enorme dell'essere, accorgendosi di essere stato visto, si avvicina alla finestra della camera dell'orfanotrofio e la strappa via dal letto portandola nel paese dei giganti, nella sua grotta con enormi scaffali pieni di barattoli di vetro. A quel punto, Sofia teme di essere mangiata, ma il gigante si rivela essere buono e sensibile, che parla in modo strambo ed è costretto a mangiare solo cetrionzoli (strani vegetali neri ricoperti di protuberanze rugose e strisce bianche), l'unico cibo che cresce in questo paese. Poi rivela il suo nome, GGG (Grande Gigante Gentile). In quel momento entra un gigante terrificante, più grande del GGG, che crede di aver sentito la voce di un bambino. Sofia spaventata si nasconde dentro il "cetrionzoli", il gigante lo afferra per mangiarlo ma per fortuna, non piacendo il gusto, lo sputa e Sofia riesce a salvarsi. Il GGG gli racconta che ama portare sogni alla gente, e ha rapito Sofia solo per evitare che la bambina facesse parola dell'esistenza di esseri terrificanti e altissimi. Gli altri giganti invece ogni notte s'ingozzano di persone. Il GGG vuole fermarli ma non sa come, e allora Sofia decide di aiutarlo: il loro piano prevede di creare un sogno per la regina d'Inghilterra, allora si recano nel luogo dove il GGG cattura i sogni con il suo retino per farfalle e creano in un barattolo un sogno perfetto miscelandone vari. Il sogno prevedeva che la regina nel suo inconscio vedesse i giganti cattivi divorare le persone e per farle credere non non era una fantasia avrebbe anche sognato di vedere una bambina seduta sulla finestra della sua camera. Dopo varie peripezie riescono a recarsi sotto la finestra della stanza dove dorme la regina, il GGG soffia dentro il sogno e al risveglio la regina vede proprio quello che aveva sognato. Sofia gli spiega tutta la vicenda e la regina decide di chiamare il generale dell'esercito per andare a catturare i giganti, ma non prima di aver fatto colazione. Allora tutto il palazzo si mette a disposizione per preparare tutto in modo che anche il GGG mangiasse insieme a loro nella grande stanza del palazzo. Successivamente l'esercito si reca nel paese dei giganti accompagnati dal GGG e Sofia e dovo una brutale rissa, in cui Sofia riesce a fermare pungendo il piede di un gigante con la spilla regalata dalla regina, riescono nell'intento e gli esseri mostruosi vengono imprigionati in un fossato molto profondo e costretti a mangiare solo cetrionzoli. Per il loro coraggio il GGG e Sofia ricevono una casa propria dalla regina e decidono di scrivere in un libro tutte le loro avventure proprio il libro che abbiamo letto. 










Dopo aver visto in TV il trailer del film che viene proiettato al cinema, ho deciso di cercare il libro in biblioteca per leggerlo!!!!!!
Devo confessare che anche questo opera si può definire un vero  proprio capolavoro.
Roald Dahl riesce a trascinare i giovani lettori nel suo mondo portandoli a stretto contatto con i protagonisti, vivendo con loro delle straordinarie avventure. Le fiabe e i racconti hanno sempre descritto i giganti come personaggi crudeli che più delle volte rapiscono le giovani fanciulle, ed ė ciò che é successo inizialmente nel racconto dove il gigante rapisce dal letto la piccola Sofia portandosela con sé. Ma questo non sarà un vero e proprio rapimento ma l'inizio di una straordinaria amicizia che porterà i due ad intraprendere un viaggio e un'impresa memorabile per dare una bella lezione ai GIGANTI BULLI.
Il messaggio di amicizia e lotta contro l'ingiustizia e i soprusi è ben esposto e chiaro al lettore inducendolo a credere profondamente l'amicizia tra il GRANDE GIGANTE BUONO e SOFIA.

sabato 6 maggio 2017

Un salto in BIBLIOTECA - Aprile 2017


Questa volta in biblioteca non ci sono andato da solo ma con mia sorella.
E' stata la prima volta che ci siamo andati insieme. 
Io nel reparto sopra volevo prendere un libro di Alessandro Baricco intitolato Emmaus (non avendo trovato "Novecento"). Non lo ho mai sentito nominare da nessun Booktubers ma l'ho scelto perchè al suo interno ho trovato il biglietto con il nome del precedente lettore e ciò mi incuriosiva.
Dopo un pò di ricerca, ho trovato nello scaffale un libro per mia sorella con un titolo che mi incuriosiva e conoscendola sapevo benissimo che gli sarebbe piaciuto. In affetti arrivati a casa lo ha letto tutto in un giorno emozionandosi ad ogni capitolo, perchè trattava temi molto cari a lei: la scuola, la maestra pienotta, gli alunni imprevedibili e la "carta igenica".

Ecco i libri presi: